Rifare i denti all' estero vale la pena?

Andare all'estero per curarsi i denti non è una novità, ma ora sembra essere tornato di moda. Complice forse la crisi che costringe a risparmiare, molti pazienti si affidano nuovamente alle cure di odontoiatri e dentisti di Ungheria, Croazia, Romania e Moldavia senza dimenticare la Serbia, dove a Belgrado molti dottori parlano anche italiano. L'ordine dei medici di Padova lancia l'allarme, ma loro ovviamente sono di parte: "Nel progredito nord est - accusa l'Ordine dei medici di Padova in una nota - è sempre più diffusa la moda del turismo odontoiatrico, che tuttavia il più delle volte riserva brutte sorprese".
Le sorprese ci possono sicuramente essere, a cominciare dall' esborso economico, più leggero anche del 50%, che se sommato a spese di viaggio e soggiorno resta comunque vantaggioso. Qualche esempio: per una semplice estrazione del dente o per un'otturazione in Ungheria si parte da 50 euro, mentre una corona in ceramica e oro costa 280 euro. Se avete bisogno di una dentiera acrilica si pagano 400 euro e allo stesso prezzo si fa uno sbiancamento dei denti. Per interventi così semplici di certo non vale la pena, ma i dentisti
ungheresi dicono che sono 50mila gli italiani che si recano ogni anno nel loro paese per curarsi i denti. Per un preventivo i pazienti italiani possono inviare una radiografia ed avere così un'idea della spesa da affrontare ma l'ordine dei medici di Padova mette ancora in guardia:"saranno necessarie visite di controllo successive quindi il paziente dovrà affrontare altre
spese per tornare sul posto, per non parlare poi del lavoro fatto sui denti. Nella gran parte dei casi è da rifare ex novo o da risistemare in modo radicale. Spesso al paziente che ha deciso di recarsi all'estero sono stati compromessi denti che prima erano sani, e l'odontoiatra di fiducia si trova nella difficile situazione di scegliere insieme al paziente se rifare completamente il lavoro o adattarlo al meglio possibile, compromettendone però la durata nel tempo. Vien da chiedersi allora se il gioco ne è valso veramente la candela".